La Nuova Sardegna si occupò della scoperta di alcuni pezzi venuti alla luce in quel di Mont’e Prama nel marzo del 1974, grazie a un gruppo di giovani appartenenti al Centro di Cultura di Cabras guidati dal compianto Giuseppe Atzori.

Essi pensarono di consegnare, come da legge, i pezzi ritrovati alla Sovrintendenza di Cagliari che li sistemò nel magazzino del Museo Regio ove restarono nell’oblio fino al 2005, quando alcuni appassionati, nella fattispecie: un giornalista, un editore, un politico e uno studioso dei Popoli del Mare, fecero una campagna martellante che costrinse le Autorità a interessarsi della questio e inviare i 5000 frammenti al Centro Restauri di Li Punti (SS).
Nel frattempo il gruppo di Cabras trovò altri reperti.
Poiché però il Sovrintendente nel frattempo aveva inviato la Guardia di Finanza a sequestrare alcuni reperti, accusando i giovani di essere dei dilettanti, anzi addirittura dei Tombaroli, i ragazzi e Atzori pensarono bene di affidare i nuovi reperti a una persona importante e conosciuta di Cabras che li conservò nel su giardino.
Stavolta la Guardia di Finanza non emise alcun provvedimento … ma questo è solo l’inizio della storia controversa e nascosta delle STATUE
di Leonardo Melis
Articolo Protetto da Copyright