Gli Egizi conoscevano l’elettricità 3500 anni fa?
EGITTO | Gli Egizi e l’elettricità
Dal Libro dei Morti: “Ra donò la corona Atef a Osiride, ma quando questi la indossò ebbe un gran dolore al capo.
Osiride aveva la testa infiammata e gonfia per il calore”.
Se questa non è una conferma per la nostra ipotesi sulle corone alimentate dalla corrente tramite il famoso tubo di rame sulla nuca degli Dei …!

Sappiamo anche che esistevano nell’antichità numerose testimonianze dell’elettricità, soprattutto presso gli Egizi, ma noi abbiamo trovato anche molto presso i Shardana.
Senza scordarci della Pila di Bagdad e delle lampade di Dendera.
Ma vogliamo mostrare uno studio su un bronzetto da noi effettuato già dai primi libri di inizio millennio; lo studio accomuna un bronzetto shardana, chiamato scioccamente “Musico” ossia un “ballerino che ha un tamburo sulla testa che percuote con un bastone mentre danza” (Archeobuoni dixit); accomuna dicevamo questo bronzetto con la Dea di Mari.
Ambedue hanno uno strano tubo sulla schiena che collega con quanto hanno sul capo.
La stessa immagine di alcuni Dei egizi con tanto di tubo di rame che abbiamo visto nel Tempietto da noi “scoperto” a Deir el Medineth, in Egitto.
Meravigliarci di tutto questo non è saggio, poiché quello che andremo a descrivere sull’elettricità è ben più sorprendente.
Restiamo in Egitto e andiamo in quel tempio dedicato ad Hator in quel di DEN.dera.
Il tempio è del XV sec. a.C. con sovrapposizione di un tempio Tolemaico.
A molti di noi non sono ignote le famose Lampade poste nel sotterraneo del tempio al quale ormai è vietato l’accesso.
Le scoprì il grande Auguste Mariette nel 1857
di Leonardo Melis
Da: “I POPOLI del MARE, dal Mediterraneo all’Oriente” il nuovo libro di Leonardo Melis
EGITTO | Gli Egizi e l’elettricità
Gli Egizi conoscevano l’elettricità 3500 anni fa
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